CAFFE’ FILOSOFICO

Quando:
26 novembre 2019@21:00–23:00
2019-11-26T21:00:00+01:00
2019-11-26T23:00:00+01:00
Dove:
Circolo Milleluci
Via Isotta degli Atti
8, 47921 Rimini RN
Italia
Costo:
€5
Contatto:
Loris
349.7412325
CAFFE' FILOSOFICO @ Circolo Milleluci | Rimini | Emilia-Romagna | Italia

CAFFE’ FILOSOFICO

CORPO E COMUNITA’

 

  • Corpo e Piacere

Come conciliare i propri intimi piaceri con i propri doveri sociali?

  • Corpo e Biopolitica

Come l’attuale società gestisce, regola e controlla l’uso dei corpi?

  • Corpo e Libertà

Come danzare il corpo trascendendolo?

 

In un’epoca sempre più iper-tecnologica e spersonalizzante, in uno spazio sempre più virtuale all’interno del quale interagiamo, questo nuovo ciclo di incontri, dal titolo “Corpo e Comunità”, si prefigge di tornare a farci riflettere sul Corpo, inteso anzitutto in chiave esistenzialista, ossia come espressione di intenzionalità nei confronti del mondo esterno, atto ad attribuire un senso al nostro essere qui su questa terra.

 

Corpo sensuale fonte di Piacere. Corpo come insieme di segni e significati in tutta la sua inesauribile polivalenza. Corpo come Simbolo che unisce la terra-materia al cielo-spirito in tutta la sua ambivalenza. Corpo oppresso e inquadrato, corpo trasceso e liberato. Di tutto questo e di tanto altro parleremo durante i nostri “Caffè Filosofici”, cercando di comprendere anzitutto l’immanente trascendenza del nostro Corpo.

 

  • Corpo e Piacere

        Come conciliare i propri intimi piaceri con i propri doveri sociali?

 

Il nostro corpo, attraverso i cinque sensi, è origine e fonte di piacere. Secondo il padre della psicoanalisi Sigmund Freud nei primi anni di vita ci relazioniamo alla realtà esterna proprio secondo il “Principio di Piacere”, a partire da quel rapporto così privilegiato ed intimo con il seno materno. Successivamente però dobbiamo fare i conti con il cosiddetto “Principio di Realtà”, ossia in termini simbolici il mondo della Legge del Padre. Dall’intimità rassicurante delle mura domestiche, noi tutti ci avviamo gradualmente ad occupare una certa identità e un certo ruolo all’interno di una società in cui valgono tutta una serie di norme e regole non-dette che dovremo imparare con l’esperienza a riconoscere. In questo passaggio fondamentale dalla centralità dell’Archetipo Materno all’apertura verso l’Archetipo Paterno sorgono tutti quei conflitti inevitabili e necessari che conducono il bambino a diventare adulto.

 

Cosa succede però se, come oggi sostengono in tanti, viene soppiantata la Legge del Padre e ci ritroviamo in un mondo in cui siamo costantemente sollecitati a mantenere lo status di eterni adolescenti? Se non vi è più nessun Padre da uccidere, allora forse non vi è più nemmeno alcun Desiderio da realizzare e probabilmente nessun gratificante piacere da gustare. E questo ci renderebbe molto simili a morti viventi che si trascinano, come affermava il profetico Friedrich Nietzsche, “tra una pagliuzza per il giorno e una pagliuzza per la sera”. Ma allora il vero piacere consiste forse nel mettersi alla prova, nel forzare i propri limiti, oltrepassandoli? Già, ma in una società che si fa vanto di essere “no limits”, chi può fornirceli? E il nostro corpo, nel suo apparire e agire nel mondo, quale ruolo ricopre? A queste e ad altre questioni così profondamente esistenziali, cercheremo di trovare insieme, attraverso un dialogo condiviso, alcune possibili risposte.